I lavoratori dipendenti con contratti part-time possono ricevere, per sbaglio, il bonus 200 euro due volte ed è a causa di questa possibilità che scatta la procedura della restituzione, spiegata attraverso la pubblicazione della circolare 73/2022.
La restituzione
Se dal registro delle denunce contributive di luglio dovesse essere rilevato un duplice versamento del bonus 200 euro a dipendenti part-time, l’INPS dovrà notificare a ciascun datore di lavoro la situazione in modo da ricevere la restituzione della cifra e il recupero verso il dipendente.
L’importo versato erroneamente al lavoratore viene suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro che compensano l’agevolazione per lo stesso lavoratore.
In poche parole, un lavoratore con due contratti part-time attivi presso due aziende diverse ha diritto ad un solo bonus che deve essere versato dal datore di lavoro al quale viene presentata la dichiarazione che attesta il possesso dei requisiti. Se per errore entrambi i datori di lavoro dovessero accreditare il bonus allo stesso lavoratore, l’INPS procederà al recupero della cifra, dividendola equamente fra i due datori di lavoro.
Per non commettere errori di questo tipo ci si può avvalere dell’autodichiarazione, documento che il lavoratore deve compilare e presentare per attestare di non essere titolare di pensioni o del reddito di cittadinanza.
Per quanto riguarda i pensionati, invece, l’INPS provvede al versamento dell’indennità una tantum in modalità provvisoria, perché il diritto si consolida dopo la verifica delle informazioni reddituali. Il comma 5 dell’art. 32 del dl 50/2022, sostiene che in caso di somme pagate in eccedenza, l’ente erogatore deve notificare l’indebito entro l’anno successivo a quello dell’acquisizione delle informazioni relative al reddito.