L’impatto della pandemia sul mondo del lavoro delle Risorse Umane, o semplicemente HR, in Italia ha rappresentato una botta notevole e ha portato molti delegati a eseguire procedimenti di formazione, riguardando, in particolare, il remote working e il remote management. Un’altra soluzione è stata la scelta di adoperare un sistema di comunicazione straordinario per gestire il rapporto tra i dirigenti e i dipendenti.
Questo è ciò che viene sottolineato dalla survey “L’impatto della pandemia sulla funzione HR in Italia” appartenente a Cegos, che riesce a mettere in risalto come determinate caratteristiche siano gli ambiti in cui è stata concentrata l’attività delle risorse umane nell’ultimo anno.
Si parla di queste caratteristiche:
Human Resources nel post-pandemia
Due dirigenti HR su tre ritengono che non ci sia stato impatto sulla motivazione dei loro dipendenti, mentre quasi tutta la globalità di chi lavora in quest’ambito ripone fiducia nella possibilità di ripresa dell’azienda, credendo che a lungo andare la crisi potrà creare delle opportunità più forti su varie fonti, ad esempio: l’accelerazione della digitalizzazione (46%), una cooperazione maggiore tra i team (42%), una considerazione più opportuna della qualità di vita sul lavoro (31%).
Gli obiettivi del 2022 sono quelli di rafforzare la forza lavoro e migliorare la qualità della vita lavorativa, in modo da creare un ambiente lavorativo sano e forte.
Alessandro Reati, HR Business Pratice Leader di Cegos Italia, afferma che << In questo scenario di così lunga durata della crisi, stiamo tutti apprendendo nuove competenze e testando forme di convivenza mai sperimentate>>.
Insomma, il mondo delle Risorse Umane ha accettato quella che si è presentata come una sfida, adattando ad essa delle scelte e delle azioni capaci di portare alla creazione e al mantenimento di un equilibrio complessivo capace di sostenere qualsiasi difficoltà.