Il 31 marzo sarà una data da ricordare in quanto in quella giornata si concluderà lo stato di emergenza Covid in Italia e non sarà più obbligatorio il possesso del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro: secondo la roadmap del Governo a partire dal primo aprile si dovrebbe riuscire a tornare alla normalità anche per altri aspetti. Non cambieranno, invece, gli obblighi legislativi relativi alla campagna vaccinale.
Cosa succede il 15 giugno?
Nella data del 15 giugno decadrà l’obbligo vaccinale per gli over 50 e, di conseguenza, quello di Super Green Pass per poter accedere ai luoghi di lavoro. In realtà, smetterà di esistere l’obbligo vaccinale anche per altre categorie di lavoratori, come ad esempio: militari, scuola, università, polizia, amministrazioni pubbliche e tanti altri.
Per quanto riguarda, invece, il tema della sospensione del servizio senza ricevere stipendio fino alla data del 15 giugno 2022 per tutti gli inadempienti, occorre aspettare l’esito finale della valutazione della norma in quanto potrebbe rivelarsi incostituzionale.
Cosa succede il 31 marzo?
Nella data del 31 marzo decadrà l’obbligo di possesso del Green Pass base (non Super) per accedere ai luoghi di lavoro, obbligo posto il 15 ottobre 2021. Dopo il 31 marzo si tornerà poi a quella che è la procedura ordinaria per gestire lo smart working nel settore privato, procedura che presuppone un accordo stretto tra l’azienda e il lavoratore. Nel settore pubblico, invece, risultano già disponibili ed applicati gli accordi necessari per lavorare in comodità da remoto.
La fine dello stato emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19, inoltre, farà decadere tutte le agevolazioni prima previste per i lavoratori fragili: potranno richiedere il ricorso preferenziale al lavoro agile fino al 31 marzo. L’obiettivo finale è quello di avere, entro giugno, uno scenario tale da poter arrivare all’estate senza nessuna restrizione.