La manovra economica per il 2023 sarà giocata in anticipo, infatti, il Governo intende anticipare la sessione di Bilancio, stilando il modello della legge e presentandolo al Parlamento entro la data del 10 ottobre, in modo da fornire alle Camere una giusta tempistica per valutare il testo e prepararsi al confronto.
L’esigenza di anticipare il Ddl di Bilancio 2023 è stata condivisa ed approvata da tutte le forze politiche, questo può essere contestualizzato prendendo in considerazione i ventidue giorni di ritardo dell’anno scorso che hanno portato alla valutazione finale di un testo già ultimato senza la possibilità di effettuare eventuali modifiche.
La Nota di aggiornamento al DEF (NaDEF), invece, non viene anticipata e resta fissata alla data concordata del 27 settembre, questa scelta è stata fatta per poter dare il tempo di valutare gli attuali scenari economici. Infatti, l’anno attuale avrebbe dovuto essere l’anno di ripartenza dopo l’emergenza pandemica ma si sta arrivando ad una nuova crisi globale scatenata questa volta dalla guerra, ancora in corso, in Ucraina e dalle derivanti tensioni.
Un altro appuntamento importante è quello per il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che dovrà essere inviato alla Commissione Europea e all’Eurogruppo entro la data concordata del 15 ottobre.
Attualmente l’impegno “maggiore” è rappresentato dalla messa a punto del DEF, documento che evidenzierà gli effetti del: conflitto russo-ucraino in corso, il caro prezzi, l’emergenza profughi, l’attuale tensione sui mercati, la novità delle politiche energetiche e ciò che è rimasto dell’emergenza Covid-19.