L’Italia fa parte di quei pochi paesi europei a non possedere una legge relativa al salario minimo. Questa è una nozione importante poiché la UE ha trovato un punto di accordo per poter stilare una normativa per il minimum wage che possa vantare dei criteri standard a cui adeguarsi.
Quindi, i paesi che hanno stilato una legge sul salario minimo devono assicurarsi di adeguare la loro legge ai criteri della direttiva avanzata dalla UE. Bruxelles, ad esempio, rispetta la decisione di intervenire attraverso CCNL e non ha imposto un tariffario minimo da rispettare, ma procede a stabilire una copertura minima per i contratti che lo prevedono: si parla del 70% del mercato.
Per quanto riguarda la cifra complessiva dei salari, secondo i dati raccolti da Eurostat a gennaio 2022, in coda c’è la Bulgaria con un salario minimo di 332 euro, mentre in testa alla classifica si trova il Lussemburgo che vanta uno stipendio minimo di 2.256 euro. Nello specifico la classifica europea:
A questa classifica possiamo confrontare quella extraeuropea:
A questa classifica va, ovviamente, aggiunta la Gran Bretagna, gli ultimi dati raccolti dall’Eurostat però risalgono al 2019, quando il tariffario del salario minimo equivaleva ad una cifra di 1.583,31 euro.