Il modello della Riforma IRPEF 2022 indirizzata ai pensionati ha portato ad una situazione di riduzione delle tasse, con soglia di reddito esentasse di livello più alto, con delle detrazioni maggiori e con un impatto di tipo diverso a seconda dei nuovi scaglioni e delle aliquote.
L’INPS ha integrato le norme della riforma IRPEF 2022 nei cedolini pensione di marzo, con conguaglio previsto per gennaio e febbraio, mentre la valutazione degli assegni è stato proporzionato con applicabilità al passato dalla data del 1° gennaio 2022, applicando, di conseguenza, le nuove aliquote e i nuovi determinati scaglioni di reddito.
Il Bonus IRPEF da 100 euro al mese o da 1200 all’anno, conosciuto anche come Trattamento Integrativo, resta fissato al 100% per le persone con redditi fino a 15.000 euro, viene depennato, invece, per chi ha redditi che superano i 40.000. Non fanno più parte del cedolino pensione gli assegni familiari per chi è compreso nei requisiti richiesti per l’Assegno Unico.
Le nuove aliquote IRPEF sono da applicare ai redditi da lavoro o da pensione che risultino prodotti e accumulati a partire dal primo gennaio del 2022. Di seguito le nuove aliquote:
Con questo nuovo modello IRPEF, la famosa no tax area è arrivata ad una cifra di 8.500 euro, ciò significa che fino a questa soglia reddito non ci sono tasse da pagare. Per le detrazioni, invece, è stato fissato un limite massimo di 1.955 euro, a confronto con quello precedente di 1.880 euro, e un limite minimo di 713 euro, da adattare a seconda dello scaglione.