La Direttiva 28/22 del Ministero del Lavoro vuole effettuare un intervento sul sistema pensionistico, confrontandosi con le parti sociali, in modo tale da riuscire a garantire un sistema completamente equilibrato nello scenario dell’uscita dal mercato del lavoro.
Questo documento, quindi, servirà come “foglietto illustrativo” per i dirigenti, esso, infatti, elenca tutti gli step e gli obiettivi che dovranno essere sviluppati durante tutto il corso dell’anno. Uno degli obiettivi contenuti nel documento è la riforma delle pensioni, riforma che si concentra sulle modalità che possano portare ad una pensione anticipata, usufruendo, quindi, di una nuova serie di strumenti rispetto a quelli previsti dalla Legge Fornero.
Entro la fine dell’anno, in poche parole, dovranno essere individuate delle soluzioni, di stampo equo e flessibile, che possano consentire la pensione prima del raggiungimento dei 67 anni per la pensione di vecchiaia e, invece, prima del raggiungimento dei 64 anni per i casi previsti nell’effettivo dalla nuova legge.
L’ultimo confronto con le parti sociali si è concluso con un parere positivo per quanto riguarda la volontà di introdurre delle misure che riescano ad introdurre flessibilità nell’uscita dal mondo lavorativo (pensione). Infatti, “è stata condivisa la necessità di un superamento delle rigidità attuali presenti nel sistema, in particolare quella legata ai 67 anni.”