Congedo di paternità 2023: come richiederlo
Per usufruire del congedo obbligatorio di paternità, fissato in 10 giorni o 20 in caso di parto plurimo, il lavoratore deve inoltrare la domanda al datore di lavoro rispettando le tempistiche stabilite. Il congedo di paternità è regolamentato dal Decreto Legislativo m.105 del 30 giugno 2022, secondo la Direttiva UE n.2019/1158. Questa misura spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, fatta eccezione per gli autonomi in gestione separata e i lavoratori dello spettacolo.
Per congedo di paternità si intende un periodo di astensione che rispetta le seguenti normative:
- I 10 o 20 giorni non devono essere strettamente continuativi ma non possono essere frazionati a ore;
- Il periodo di astensione concesso deve essere contestualizzato nell’arco temporale che parte dai due mesi prima del pardo ai cinque mesi successivi alla nascita;
- Può essere utilizzato nello stesso arco temporale anche in caso di morte perinatale del figlio.
Inoltre, il congedo è retribuito al 100% ed è previsto anche l’accreditamento dei contributi figurativi validi per il diritto e la misura della pensione. Se il congedo viene richiesto al di fuori del rapporto lavorativo, per poter ricevere i contributi figurativi bisogna aver già versato almeno cinque anni di contributi.
I giorni del congedo possono essere “riscattati” dal padre anche durante il periodo di congedo di maternità della madre e risultano compatibili con la fruizione, purché non negli stessi giorni, del congedo di paternità alternativo a quello della madre.
Il lavoratore deve comunicare al corrispettivo datore di lavoro le data in cui intende fruire del congedo, con un dovuto anticipo di almeno 15 giorni. Nel caso in cui venga richiesto il congedo in concomitanza dalla nascita, il preavviso dovrà essere calcolato in base alla data presunta del parto. La domanda deve essere presentata al datore di lavoro in forma scritta oppure utilizzando il sistema informatico aziendale destinato generalmente dalla gestione delle presenze e dei permessi, sarà il datore di lavoro poi a comunicare all’INPS le giornate fruite dal lavoratore. Nel caso in cui la prestazione venga pagata direttamente dall’INPS, la domanda dovrà essere presentata all’istituto previdenziale accedendo al servizio online dedicato, tramite il Contact Center che risponde ai numeri 803 164 (gratis da rete fissa) o 06 164 164 (previsto per rete mobile), o ancora rivolgendosi al patronato.