Nuovi contributi a fondo perduto fino a 15 milioni di ricavi – Sostegni bis
Un nuovo contributo a fondo perduto viene istituito per imprese con un guadagno di massimo 15 milioni di euro dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.
Si sta parlando semplicemente di un ampliamento della platea dei destinatari degli indennizzi già previsti, e per i quali sono disponibili le procedure di domanda, ma con varie differenze relative al calcolo e alle aliquote. Le novità (inserite nell‘articolo 1 del dl 73/2021, a cui si aggiunge il comma 30 bis) sono state incorporate nel passaggio alla Camera; il testo della legge è ora in Senato dove non sono in programma modifiche aggiuntive in considerazione dei tempi brevi: la legge va approvata entro il 24 luglio.
Il testo originario del decreto riconosce il contributo a fondo perduto a imprese e Partite IVA con ricavi nel 2019 fino a 10 milioni di euro, e una perdita di fatturato pari ad almeno il 30% nel 2020 oppure nel periodo dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021. L’estensione della platea dei potenziali nuovi beneficiari fa in modo che possano fare domanda anche i medesimi soggetti, a cui si aggiungono i titolari di reddito agrario, con ricavi o compensi nel 2019 che vanno dai 10 ai 15 milioni di euro.
Entità del contributo
Gli altri requisiti sono gli stessi previsti dal primo decreto Sostegni o dai commi da 5 a 11 del Sostegni bis, ma è stata rivista l’entità del contributo in questo modo:
- perdita ricavi nel 2020 rispetto al 2019: spetta un compenso pari al 20% della differenza fra fatturato medio mensile 2020 e quello 2019; chi ha diritto a questo contributo, beneficia anche di quello previsto dai commi da 1 a 3 del dl Sostegni, quindi di fatto riceve anche un doppio indennizzo di pari importo con partita IVA attiva al 26 maggio 2021;
- perdita ricavi da aprile 2020 a marzo 2021 rispetto ai 12 mesi precedenti: le imprese che preferiscono fare riferimento a questo periodo per il contributo, e chiedono anche il fondo perduto basato sul 2020, godono di un indennizzo pari al 20% calcolato sulla differenza di fatturato medio mensile (ma non prendono il secondo indennizzo di pari importo), che cresce al 30% se non hanno mai beneficiato del contributo sull’intero 2020.
La domanda si presenta all’Agenzia delle Entrate, con modalità telematiche che verranno definite da un apposito provvedimento. Ciò significa che i potenziali nuovi beneficiari dovranno aspettare delle indicazioni specifiche e non potranno presentare istanza con i modelli e le procedure già previste per le altre categorie di beneficiari del Sostegni bis.
Altri settori
È giusto sottolineare che la legge di conversione del Sostegni bis introduce nuovi contributi a fondo perduto nei settori dei matrimoni, intrattenimento, organizzazione di feste e cerimonie, e Horeca (hotel, ristoranti e catering).
Sono stati disposti 60 milioni per il 2021 per questi settori e sono distribuiti così: 40 milioni ai matrimoni, 10 milioni alle altre aree dell’intrattenimento, feste e cerimonie, 10 milioni al settore Horeca. Non sono state fatte ancora dichiarazioni sui requisiti specifici previsti e le modalità di domanda ed erogazione, che sono da stabilire con un decreto ministeriale attuativo.
Infine viene previsto un contributo a fondo perduto, con modalità da definirsi, anche per enti non commerciali residenti, enti religiosi civilmente riconosciuti ed onlus, associazioni e società sportive e piccoli birrifici.