Certificazione Unica 2022: come richiederla
La Certificazione Unica INPS 2022 è disponibile sulla piattaforma telematica dell’Istituto di previdenza, per ottenerla basterà accedere all’area dedicata utilizzando le determinate credenziali (CIE, SPID, CNS), dove sarà possibile visualizzare e stampare il modello.
Inoltre, si potrà richiedere la CU avvalendosi di altre due modalità, ossia utilizzando i sistemi di:
- Posta elettronica certificata (PEC), inviando un’e-mail all’indirizzo richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it, mettendo come allegato la copia del documento di identità;
- Posta elettronica ordinaria (email), per quanto riguarda i non titolari (eredi), scrivendo all’indirizzo richiestacertificazioneunica@inps.it.
È possibile anche richiedere e ricevere l’invio della CU a casa, basterà chiamare il Contact Center messo a disposizione: 803 164 gratuito se digitato da rete fissa e 06 164 164 a pagamento se digitato da rete mobile. In realtà, è stato ufficializzato un numero verde apposito, 800 434320, dotato di risponditore automatico e con l’abilitazione alle chiamate da rete fissa e mobile. L’indirizzo di posta elettronica ufficiale a cui inviare le richieste è richiestacertificazioneunica@inps.it.
La Certificazione Unica, inoltre, può essere richiesta anche da persone delegate o dagli eredi, persone in possesso delle copie dei documenti di identità del richiedente e, per il secondo caso, della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Nel caso in cui dovessero esserci delle informazioni non corrette e degli errori nel documento di Certificazione Unica, l’interessato dovrà rivolgersi al sostituto d’imposta personale che effettuerà la dovuta correzione dei dati. L’avvenuta modifica della Certificazione Unica deve essere comunicata attraverso i sistemi di posta ordinaria o di posta certificata.
La procedura di rettifica può portare alla rideterminazione del conguaglio fiscale:
- Conguaglio fiscale tra le ritenute operate e l’imposta dovuta per l’anno d’imposta relativo al 2020, considerando le detrazioni spettanti;
- Addizionali di tipo regionale e comunale, presenti in saldo e in acconto, in rate che vanno dal mese di gennaio a quello di novembre del 2021.
Nel caso di redditi di pensione con una cifra non superiore a 18.000 euro, le imposte calcolate per il conguaglio, per cifre superiori a 100 euro, saranno riscosse in undici rate a partire dal mese successivo.