Smart Working prorogato fino al 30 giugno
Nell’arco di un anno l’Osservatorio nazionale bilaterale ponendo la sua attenzione sul Lavoro Agile, controllerà l’evoluzione dei dati ottenuti attraverso lo Smart Working e si impegnerà nella diffusione delle pratiche più efficaci individuate nei luoghi di lavoro.
Nella lista degli obiettivi prefissati, sono compresi anche:
- La volontà di seguire lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e territoriale per regolare il lavoro agile;
- La necessità di controllare attentamente l’andamento delle linee di indirizzo presenti nel documento del protocollo nazionale sul lavoro agile datato al 7 dicembre 2021, non dimenticandosi di effettuare una valutazione su eventuali implementazioni a causa delle novità normative, della costante evoluzione del mondo tecnologico e della digitalizzazione.
Il Ministro Andrea Orlando ritiene che il lavoro agile possa contribuire nell’aiutare a migliorare le condizioni di vita del dipendente, ridurre l’inquinamento ambientale e prendere una posizione positiva nel processo relativo al risparmio energetico. Allo stesso tempo però bisogna prestare attenzione ad alcuni aspetti, quali la possibilità di una dilatazione degli orari di lavoro, lo svilupparsi della condizione di isolamento del lavoratore e la perdita della vita urbana. Attualmente, “ i dati che stanno emergendo stimano che circa 4,5 milioni di lavoratori continueranno in modo stabile a lavorare da remoto, anche dopo la fine della pandemia.”
Il Ministro ribadisce l’importanza di rendere strutturale il procedimento di semplificazione per le comunicazioni obbligatorie relative all’invio dell’accordo individuale che al momento trovano una base sul documento legislativo del lavoro agile emergenziale con proroga al 30 giugno 2022.