L’Assegno Unico è una misura economica, istituita con la Legge Delega 46/2021, volta al sostegno delle famiglie con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. Viene definito “unico” perché la sua finalità è quella di sostituire delle misure già esistenti (detrazioni, bonus e assegni familiari).
Questa misura dovrebbe entrare in vigore a partire da marzo 2022, le domande però dovranno essere inviate dal primo gennaio 2022, e verrà assegnata a seconda dell’Isee e del nucleo familiare.
L’Isee sarà a tutti gli effetti il requisito fondamentale per il calcolo della cifra, in quanto sarà necessario conoscere non solo il reddito, ma l’intera situazione economica della famiglia.
Quindi peseranno i beni immobiliari e mobiliari, i risparmi e i patrimoni. Verranno rilevate le giacenze dei conti correnti, ipotetici buoni fruttiferi, premi assicurativi o anche le automobili possedute. A chi deciderà di non presentare l’Isee, verrà assegnato l’importo minimo di 50 euro mensili a figlio.
Questo provvedimento aiuterà solo le famiglie numerose o monoreddito, infatti come afferma Paola Mancini della Fondazione nazionale consulenti del Lavoro:
<<Gli esempi applicativi in generale rilevano un incremento degli importi percepiti dalle famiglie, ma in alcuni casi un Isee più alto, condizionato ad esempio dalla presenza di immobili di proprietà, determina un peggioramento rilevante della situazione rispetto al passato>>.
Nel caso di una coppia non coniugata la richiesta dell’assegno poteva essere presentata dal genitore con il reddito più basso, così da avere un minimo vantaggio. Con lo scattare dell’assegno unico e della presentazione dell’Isee questo non sarà più possibile perché i due genitori verranno percepiti come un solo nucleo e verranno considerati i redditi e i beni di entrambi.
Per chi percepiva già degli assegni al nucleo, il consiglio dei Ministri ha approvato nel decreto attuativo dell’assegno unico uno scudo metaforico per le famiglie con un Isee fino a 25mila euro, con validità fino a marzo 2025.
Si parla quindi di una maggiorazione, che nel caso di un Isee di 21.954,89 euro andrebbe intorno ai 700 euro all’anno. Un aiuto importante che sparirà nei prossimi anni.
Concludendo, ad ottenere dei veri vantaggi saranno le madri single (monoreddito) e le famiglie numerose. Nel caso delle seconde, si prevede una maggiorazione degli importi mensili dal terzo figlio in poi e una maggiorazione di 100 euro dal quarto figlio in poi.