Corsa all’Inps per l’assegno unico: trionfa il fai da te

Sono oltre 484 mila le domande inviate nel giro di due settimane per ottenere l’assegno unico universale, raggiungendo un totale di 785 mila figli a carico già dichiarati.
La piattaforma Inps, dedicata alla compilazione e invio della domanda, è attiva dal 1° gennaio, i patronati sono sommersi di appuntamenti e l’obiettivo finale è quello di portare tutte le famiglie (sette milioni e mezzo) a richiedere la nuova misura di sostegno entro la fine di febbraio, in questo mondo potranno riceverlo immediatamente da marzo 2022.
I problemi dello sprint
Lo sprint per inviare le domande e il boom delle procedure fai-da-te potrebbero far insorgere qualche problematica. Anna Maria Bilato, del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil, afferma infatti che «Temiamo che nei primi giorni di richieste dell’assegno unico, molte domande siano state inviate dalle famiglie anche senza presentare l’Isee. In questo caso, le famiglie avranno diritto all’importo minimo dell’assegno, 50 euro a figlio. Ma chi ha un Isee sotto 40mila euro – ricorda – può ambire a importi maggiori».
Inoltre, la raccolta delle domande è iniziata prima della pubblicazione della circolare Inps contenente le istruzioni operative da seguire, per cui sono molte le situazioni irrisolte.
Le situazioni irrisolte
Se da un lato ci sono dei timori relativi a come sta avvenendo l’avvio delle domande, dall’altro lato ci sono dei nodi lasciati aperti che si traducono in criticità. Alcune di queste criticità riguardano:
- Le coppie separate, poiché la spartizione del beneficio non fa ancora parte degli accordi o delle decisioni dei giudici;
- Il requisito della residenza in Italia per i richiedenti;
- I dubbi legati alla maggiore età del figlio
Le Faq interne elaborate dagli uffici dell’Inps, fanno chiarezza su alcuni punti, lasciandone, però, irrisolti altri: in presenza di un affido condiviso, la domanda deve essere presentata solo da uno dei due genitori con potestà. Secondo la legge l’assegno unico è riconosciuto al 50% a entrambi i genitori, ma solo uno dei due può richiederlo al 100%, anche se resta la possibilità dell’altro genitore di intervenire anche successivamente nella stessa domanda, senza aprirne un’altra, per ricevere il suo 50%.
Le modifiche
Per quanto riguarda i cambiamenti del nucleo familiare, avvenuti dopo aver presentato la richiesta per l’assegno unico, non è ancora chiaro se sia obbligatorio o meno aggiornare la domanda che serve a chiedere l’Isee (Dsu). Se questo non viene fatto, quindi, al momento non sono previste delle sanzioni. Molti interrogativi riguardano il definire il perimetro di nucleo familiare per calcolare l’Isee.
Siccome l’elaborazione dell’indicatore della situazione economica esamina redditi e patrimoni relativi a due anni prima, la famiglia ha il diritto, quando ci sono delle variazioni importanti del reddito e del patrimonio avvenute nell’ultimo anno, di richiedere l’Isee corrente, con dati più recenti.
Casi risolti e casi da chiarire
Di seguito alcune risposte alle domande poste più frequentemente dalle famiglie per quanto riguarda l’assegno unico per i figli:
- È possibile richiedere l’assegno unico senza avere un Isee 2022 e presentarlo successivamente?
Si, è possibile fare domanda per ricevere l’assegno unico dal 1° gennaio 2022 senza avere ancora un Isee 2022. Se l’Isee viene elaborato, successivamente, entro la fine di febbraio, gli importi erogati a partire dal mese di marzo 2022 saranno automaticamente calcolati in base a quello che è l’indicatore della situazione economica del nucleo familiare. Quindi non è necessario allegarlo alla domanda, sarà l’Inps a controllare i dati. Nel caso di una domanda senza Isee verrà erogata la quota minima dell’assegno unico. Se l’Isee 2022 viene presentato entro giugno, l’insieme degli importi dovuti a decorrere dal mese di marzo sarà erogata nel mese di luglio.
- Per quanto riguarda i genitori separati, in caso di disaccordo e in assenza di un accordo legale, il genitore collocatario può richiedere l’importo completo? E per quanto riguarda l’affido esclusivo?
Secondo la procedura uno dei due genitori deve fare la domanda per ricevere l’assegno unico, indicando tutti i figli a carico e il codice fiscale dell’altro genitore. Per legge l’assegno spetta a entrambi i genitori, ma l’assegno può essere richiesto e ottenuto al 100% solo al richiedente.
- Possono richiedere l’assegno unico anche le donne al settimo mese di gravidanza?
L’assegno unico vale dal settimo mese di gravidanza, ma la domanda va presentata dopo la nascita, cioè dopo che è stato attribuito un codice fiscale al minore. Attraverso la prima mensilità dell’assegno, verranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.
- Nella domanda per l’assegno unico, può essere indicato un conto corrente qualsiasi o deve essere intestato a uno dei due genitori?
L’assegno unico può essere accreditato in vari modi, l’importante è che i conti indicati siano intestati al richiedente e con gli iban di entrambi i genitori. Se il figlio è maggiorenne l’iban deve essere intestato a lui, se richiede lui l’assegno.
- È possibile cancellare o modificare la domanda?
Nel caso in cui dovesse esserci un errore nella domanda, è possibile cliccare <<Rinuncia>> sulla piattaforma online, scegliendo come motivazione <<errore di compilazione>>, in modo tale da inserirne poi una corretta.
- Quale Isee deve essere presentato dalle famiglie affidatarie di minori?
In caso di affidamento per compilare in modo corretto la Dsu bisogna visionare le ipotesi previste dall’articolo 3 del Dpcm 159/2013. In ogni caso, nella domanda per l’assegno unico, sarà preso in considerazione l’Isee del nucleo familiare in cui risulta inserito il minore.
- Chi ha un figlio under 21 residente all’estero può richiedere l’assegno unico?
Riguardo questo punto si attendono ancora dei chiarimenti. Si ricorda, però, che per i figli a carico, in base all’articolo 1 del Dlgs 230/2021 si intendono quelli che fanno parte del nucleo familiare che viene indicato per l’Isee.
- Come funziona per le famiglie numerose?
Per la legge dal 2022 è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, si parla di 100 euro mensili per nucleo.
- Per il calcolo dell’Isee 2022, vanno dichiarati gli immobili acquistati nel 2021?
No, gli immobili da dichiarare nell’Isee 2022 sono quelli posseduti al 31 dicembre del 2020.
Non ci resta che aspettare per ricevere dei chiarimenti per altre questioni, riguardanti l’assegno unico universale, ancora irrisolte.