Decontribuzione una tantum: il risparmio per il 2022
Nella Legge di Bilancio 2022, oltre alla riforma relativa alle aliquote IRPEF, è presente anche una decontribuzione una tantum, che risulta applicabile solo per il 2022, ed è un vantaggio per tutti i lavoratori del pubblico e del privato che si trovano sotto precise fasce di reddito.
Questa è una misura che va ad aiutare i lavoratori, i quali troveranno nella busta paga una cifra che, solitamente, spetta allo Stato nelle vesti di un contributo per la pensione. Insomma, viene erogata una cifra che fa parte di quelle trattenute.
Questa nuova agevolazione non è altro che un esonero contributivo, corrispondente alo 0,8%, riguardante unicamente quei lavoratori dipendenti che hanno un imponibile che arriva fino alla cifra di 2.692 euro lordi al mese: la somma contenuta nella busta paga è rapportato al reddito imponibile.
Quindi, nel dettaglio, la misura presume l’esonero solo per il 2022, di una quota contributiva a carico del lavoratore corrispondente allo 0,8%, nel caso in cui il reddito imponibile, organizzata su base mensile per altre tredici mensilità, non superi la somma di 2.692 euro, in particolare considerando la competenza di dicembre e la tredicesima: i calcoli devono essere fatti analizzando la base di ogni singola situazione, visto che il criterio è molto specifico e si focalizza sull’imponibile medio mensile del singolo lavoratore. Questa agevolazione esclude l’ambito dei rapporti di lavoro domestico.
La nuova misura non va a toccare l’aliquota delle prestazioni pensionistiche, di conseguenza, il lavoratore continua a sviluppare la stessa pensione, senza ricevere nessuna penalizzazione.