Fondo Impresa Femminile: i nuovi incentivi del PNRR
Nella Gazzetta Ufficiale n.26/2022 è stato pubblicato il decreto interministeriale relativo agli incentivi del PNRR appartenenti alla categoria della “Creazione di imprese femminili”. Successivamente, sarà presentato un provvedimento che servirà ad indicare i requisiti e le modalità utili per compilare e presentare la domanda.
Questo decreto fa aumentare di 160 milioni la cifra già concordata e prevista per il Fondo Impresa Femminile, e, inoltre, riesce a rafforzare queste due misure imprenditoriali strategiche: Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart&Start. La prima ha come obiettivo la creazione di nuove piccole e medie imprese, mentre la seconda serve come supporto per le Startup e PMI innovative.
Insomma, sono previsti 400 milioni di euro per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) destinati all’imprenditoria femminile, cifra ottenuta attraverso contributo a fondo perduto e agevolazioni.
L’obiettivo generale è quello di sostenere l’imprenditoria femminile, in modo tale da semplificare la realizzazione di progetti innovativi e la partenza di startup attraverso misure e confronti che servano a conciliare la vita e il lavoro.
L’insieme delle risorse fissate dal Decreto del 24 Novembre del 2021, per il Fondo Impresa femminile, arriva a una cifra di 160 milioni ed è organizzato in questo modo:
- 38,8 milioni sono previsti ed erogati sotto forma di incentivi per la nascita e crescita di imprese femminili realizzate da meno di un anno e per chi ha una partita IVA da meno di un anno;
- 121.2 milioni sono previsti e destinati alla diffusione e il rafforzamento delle imprese femminili realizzate da almeno un anno e, di conseguenza, per chi ha la partita IVA da almeno un anno.
Le agevolazioni previste sono ammesse per l’avvio e la costruzione di una nuova imprenditoria femminile in questi settori:
- Produzione dei beni riguardanti i campi dell’industria, dell’artigianato e della (successiva) trasformazione dei prodotti agricoli;
- Distribuzione di servizi;
- Commercio e turismo.
Le iniziative, inoltre, devono partire entro 24 mesi a partire dalla data della concessione delle agevolazioni e devono prevedere delle spese che non siano superiori a 250mila euro per l’avvio dell’impresa e 400mila euro per l’assodamento delle imprese esistenti.