Lavoro in presenza: boom di assenze per malattia
Il ritorno al lavoro in presenza, dopo mesi di smart working, ha portato a un grande utilizzo delle assenze per malattia, l’INPS, infatti, evidenzia come ci sia stato un aumento dei certificati emessi e delle visite fiscali di controllo.
Le assenze per malattia
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio INPS, Polo unico di tutela della malattia, nel secondo semestre del 2021 c’è stato un aumento del 18,5% dei certificati medici emessi nel settore privato.
Analizzando, però, gli ultimi tre mesi dell’anno, si nota che l’aumento maggiore si concentra specificamente nel settore pubblico, che vanta un incremento del 17,2%, in confronto al 9,4% del settore privato: è possibile notare che c’è una richiesta di malattia maggiore tra le donne, vantano la percentuale del 13,4, rispetto agli uomini, che presentano la bassa percentuale dell’8,9.
Nell’arco di tempo del 2021 analizzato dall’INPS, inoltre, si evidenzia come le giornate di malattia richieste abbiano raggiunto un calo, una diminuzione, rispetto allo stesso periodo appartenente però all’anno del 2020.
Le visite fiscali di controllo
L’Osservatorio INPS, si esprime anche per quanto riguarda le visite fiscali previste come controllo della malattia dei lavoratori. Questi sono i dati forniti:
- Durante il terzo trimestre del 2021 sono state svolte all’incirca 258mila visite fiscali, rappresentando un aumento del 179%, che trovano una diffusione maggiore nel settore dell’impiego pubblico. Per i lavoratori del settore privato e i lavoratori pubblici del Polo unico, le visite fiscali possono essere effettuate su richiesta dell’azienda di appartenenza o organizzate direttamente dall’ufficio dell’INPS;
- Durante il quarto trimestre del 2021, invece, sono state svolte 311mila visite fiscali di controllo, che hanno incrementato gli accertamenti nel settore lavorativo pubblico e, invece, hanno riscontrato un calo nel settore privato. In questo periodo erano nel mirino quei dipendenti ultracinquantenni appartenenti al settore privato e i lavoratori del settore pubblico con un massimo di età di 29 anni.