Bonus 100 euro (ex Bonus Renzi): le novità per il 2022
L’arrivo del 2022 ha portato con sé varie novità nelle buste paga di tutti i lavoratori, ad esempio, sono stati depennati gli assegni familiari e le detrazioni per fare spazio all’assegno unico per i nuclei familiari con figli a carico. A non rappresentare una novità sono la modica dell’Irpef e l’ex bonus Renzi (il bonus 100 euro); ad alcuni è arrivato in busta paga, ad altri invece è stato ridotto.
L’ultima legge di Bilancio diffusa ha cambiato il Bonus Irpef da 100 euro, conosciuto anche come Bonus Renzi, bonus introdotto inizialmente nell’anno 2014 proprio durante il governo di Renzi. Sono state cambiate le condizioni per ottenerlo, infatti, adesso questo bonus spetta ai lavoratori con i redditi più bassi, ossia quei redditi che arrivano ad una cifra complessiva di 15.000 euro. Per chi ha, invece, un reddito più alto che oscilla tra i 15 e i 28 mila potrà ottenere l’agevolazione solo se la somma finale di tutte le detrazioni risulti superiore alla cifra dell’imposta lorda. Le detrazioni a cui si fa riferimento sono quelle che riguardano la presenza di:
- familiari a carico;
- eventuali mutui agrari;
- eventuali mutui immobiliari aperti per poter acquistare la prima casa fino alla data del 31 dicembre 2021;
- redditi da lavoro di tipo dipendenti o assimilati e dalla pensione;
- spese appartenenti all’ambito sanitario;
- spese per lavori di tipo domestico;
- versamenti spontanei.
Inizialmente il bonus consisteva in 100 euro mensili, 1.2000 euro all’anno, ed era previsto per i lavoratori dipendenti il cui reddito non fosse superiore ai 28 mila euro: l’agevolazione veniva assegnata solo se l’Irpef lorda era superiore alle detrazioni.
L’arrivo della legge di Bilancio 2021 aveva portato con sé un cambiamento e, cioè, introduceva una detrazione aggiuntiva per i lavoratori con redditi che arrivavano fino a 40.000 euro, il bonus, quindi, procedeva a ridursi fino ad azzerarsi completamente una volta raggiunta la cifra di 40.000 euro.
Quindi, ricapitolando, la legge di Bilancio 2022 non ha apportato cambiamenti alla cifra del bonus che resta uguale, ma ha modificato le condizioni che permettono di ottenere questa somma: diminuisce da 28.000 a 15.000 euro la soglia del reddito complessivo, al di sopra di questa cifra non è possibile ottenere l’agevolazione.
La circolare n.4 dell’Agenzia delle Entrate, però, precisa che il bonus è concesso anche ai lavoratori con redditi fino a 28.000 euro, se la somma di specifiche detrazioni risulti essere di un ammontare di tipo superiore all’imposta lorda fissata. In questo scenario la cifra proposta si ricava attraverso la differenza dell’ammontare delle detrazioni spettanti e l’imposta lorda che viene versata.
Il Dl 20220, chiarisce che nel caso in cui si dovesse ricevere il bonus senza averne diritto, l’interessato dovrà restituirlo, “il trattamento integrativo di cui al comma 1 si riveli non spettante, i medesimi sostituti d’imposta provvedono al recupero del relativo importo”.