Congedi parentali: due nuove direttive
Il 22 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato due direttive UE, la prima riguarda la conciliazione dei tempi dedicati alla vita privata e professionale mentre la seconda riguarda le condizioni di lavoro trasparenti.
La prima direttiva è pensata per tutti quei lavoratori che devono occuparsi dei genitori o che ricoprono la posizione di caregiver, in modo tale da riuscire a creare e promuovere una parità di genere concreta nell’ambito lavorativo e familiare.
È possibile riassumere quanto previsto dallo schema di dlgs in questi punti:
- Entrerà in vigore il congedo di paternità obbligatorio della durata di dieci giorni lavorativi che partono dai due mesi precedenti ai cinque mesi successivi alla nascita. A questo tipo di congedo, vanno aggiunti il congedo alternativo per casi di morte, malattie gravi o abbandono del figlio da parte della madre;
- La durata del congedo parentale che spetta al genitore solo subisce un aumento, arrivando agli undici mesi;
- La durata del congedo parentale avente indennità al 30% arriva ai nove mesi;
- L’età del figlio che permette al genitore di usufruire del congedo parentale indennizzato passa dai 6 ai 12 anni.
Per quanto riguarda le condizioni di lavoro trasparente, invece, vengono introdotte, dalla direttiva UE 2019/1152, le seguenti novità:
- Vengono istituite delle tutele minime per i lavoratori assunti con contratti atipici per poter assicurare trasparenza nel trattamento delle informazioni sul rapporto e sulle condizioni lavorative;
- Si verifica l’estensione degli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori assunti con una tipologia di contratto diversa da quella standard.